mercoledì 18 gennaio 2023

Sicilia bedda

E fu all'improvviso che per il caldo sole
di quell'isola di Sicilia cominciai a parlare
in lingue antiche e misteriose.
E poi allora le incisioni sulle pale dei fichi d'india
i versi di Virgilio con la punta del coltello
che avrei inciso che fantasia.
Al freddo di quell'inverno ricordo ancora l'aranceto
in cui lessi per mio e altrui diletto
quelle pagine dal sol sbiadite e in quel posto inconsueto.
Quando mi fui ripreso dai postumi solari
una forza misteriosa mi spinse a lasciare
quei lavori di campagna e le visioni immaginarie.
E fu l'anno dell'arrivo delle forze americane
sbandato tornai a casa con postumi sempre più gravi
storia terra e cielo mi sembravano follia.
Ormai svuotato da quelle antiche voglie
e a dispetto di quei principi sacri
dell'obbedienza fino alla morte
mi rifugiai nel mondo mio.
Or mio padre qui sembrava
così puro nei suoi pensieri e anche figlio mio
mi rimise tra le mani quei libri
e comandò di riprendere a studiare.
Avevo a tutti disobbedito
per amore di questa terra
della famiglia che qui in Sicilia
è più che Stato e Chiesa.
Non ebbi mai di cui pentirmi
e al caldo sole di un agrumeto
quei libri lessi ed altri cento.
Foto GN


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