spesso si sentì parlare di un ragazzo erudito
che in tanti nella valle chiamavano “agricultore”.
Si racconta che tra il mito e la leggenda Fortunato
il filosofo contadino irrigasse l'agrumeto con in mano
quel libro che lo ha reso così istruito.
La sorgente delle acque era sempre così forte
che poteva far girare la macina di un mulino
qui sembrava così strano che immerso nel suo diletto
riuscisse a conciliare così bene quelle due cose.
Ripeteva al gabellotto che le accuse raccontate
per l'invidia di quel posto erano state inventate
che la zappa e il libro insieme nella mano
a dire il vero non aveva mai tenuto.
Dopo tutte queste storie
in groppa al suo somaro verso casa ritornava
e dopo aver gridato a difesa del suo operato
quel ciuco screanzato a terra lo cacciava.
Per la legge di eguaglianza ragliando sembrava dire
che bestie non portano bestie questo per chiarire.
quel libro che lo ha reso così istruito.
La sorgente delle acque era sempre così forte
che poteva far girare la macina di un mulino
qui sembrava così strano che immerso nel suo diletto
riuscisse a conciliare così bene quelle due cose.
Ripeteva al gabellotto che le accuse raccontate
per l'invidia di quel posto erano state inventate
che la zappa e il libro insieme nella mano
a dire il vero non aveva mai tenuto.
Dopo tutte queste storie
in groppa al suo somaro verso casa ritornava
e dopo aver gridato a difesa del suo operato
quel ciuco screanzato a terra lo cacciava.
Per la legge di eguaglianza ragliando sembrava dire
che bestie non portano bestie questo per chiarire.
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