venerdì 6 gennaio 2023

Palermo / Agrigento e ritorno

Da Palermo iniziò quello strano viaggio
con Giuseppe di Misilmeri
su due muli e su un terzo il bagaglio.
Era settembre oltre Monreale
deserto ci apparve un posto montuoso
e in cielo il volo silenzioso
di un'aquila reale.
Camminammo per ore e qui un po' stupiti
scorgemmo Sala e Partinico
contrade nel golfo di San Vito.
A destra Borghetto della bella Laide
rapita bambina e condotta lontana
per i piaceri morbosi del greco Nicia.
Giunti che fummo a Cefalù
sostammo stanchi tra oliveti e vigneti
e tra quelle pianure ed aranceti
scoprimmo il mare più blu.
Ad Alcamo posta sui monti
giungemmo in serata dopo mille tornanti
e con la luna alta in cielo la beatitudine
di Segesta nella sua solitudine.
Dopo la notte montammo sui muli
e arrivammo a Castelvetrano
e tra i templi e le rovine di Selinunte
le mille tinte del cielo a levante.
E poi il Belice tra foreste di sugheri
tra spiagge sabbiose e il suo verde mare
Sciacca percorsa alla ventura
senza trovare strada tracciata.
Disturbati dall'ardore del sole
Montallegro arido e secco
e Siculiana dai pungenti cactus
un paesello cupo d'aspetto.
Era intanto sopraggiunta la notte
e al chiarore della bianca luna
e al grido di uccelli notturni
ecco che fummo arrivati a Girgenti.
Qui si concluse il magico viaggio
ed al risveglio dopo quel sogno
tornammo a Palermo con lo scirocco.
Foto GN



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