martedì 31 gennaio 2023

Un volo ardito

Il vento ti portò via non sapevi volare
inseguivi un mito in cui tu speravi.
Pensavi a quel viaggio il tuo pensiero fisso
seguendo una rotta proibita
sei caduta un giorno in una fossa profonda
tra le planate di quel volo ardito.
L'abisso ti parlò dell'acqua melmosa
del buio che regna in quel mondo ostile
ma tu non capisti continuavi a provare.
Seduta ti ho vista raccogliere i cocci
al tramonto di sogni sbiaditi.
Vuoti infiniti paure provate deserti lontani
in alto non puoi più tornare
non c'è speranza non hai più le ali.
Foto GN


lunedì 30 gennaio 2023

Nostalgica giornata

Fa compagnia alla mia solitudine
questo allegro motivetto brasiliano
e l'aroma del caffè che tutto invade
la mia stanza e rende meno amara
anche la tua assenza.
Un leggero soffio estivo
ondeggia i rami di quel salice
che mi ripara dal sole che splende alto
e mi dona una gradevole frescura.
Adesso che la nostalgica giornata
sembra avere assunto i toni dei tuoi capelli
quando la luce li colora
guardo il volo di quei gabbiani
che dall'alto si specchiano
nel blu del mare.
Foto GN


domenica 29 gennaio 2023

Portami lontano

Edera che tutto copri brace che tutti bruci.
Vento che forte sbuffi portami lontano
ai confini della terra
dove stanchi cuori sembrano fermarsi.
Fuoco che l'aria scaldi ravviva quei ricordi
che in me sembrano svanire vieni più vicino.
Musica che moderata aleggi rapisci questi sensi
e donami carezze e profumati petali
di rose mai sbocciate.
Acqua che fresca scorri lava e rendi leggera
quest'anima perché sia libera di volare.
Luce che tutti inondi illumina questi occhi
perché possano far vedere chi nell'ombra
sembra sempre più morire.
Foto GN


sabato 28 gennaio 2023

Via dal tempo

In Via dal Tempo al numero mille
viveva lontano sotto un manto di stelle
un vecchio poeta con i suoi ricordi.
Scriveva storie di un tempo passato
e poi celava in una buca profonda
ciò che sentiva ma più non vedeva.
Scavava e alla luce affiorava
l'ansia di quello che in fondo scopriva
seduto a riva a guardare le onde
ormai stanco.
Fu d'inverno il vento era freddo
lì cambiò il triste mattino
dell'uomo che visse
per ciò che scriveva.
Lontana lanciò la bianca bottiglia
le emozioni di tutta una vita.
Voltò lo sguardo alla solitaria spiaggia
e andò lontano col viso bagnato
non dalla pioggia che ora cadeva
ma dal pianto perché non capiva.
Affidasti al vento quell'arca 
di vetro che forse riposa
su una solitaria isola.
Foto GN


venerdì 27 gennaio 2023

L'aquilone

C'era un cortile infondo alla strada
viveva da solo un ignaro bambino
felice giocava con il suo aquilone
che leggero volava e mai si fermava.
Decise un giorno di seguire in volo
il giocattolo che lo faceva sognare
appeso al suo filo
viaggiava alto sospeso aldilà del muro.
Stretto stringeva l'unico appiglio
che gli donava speranza e conforto
era per lui il primo volo
il vento soffiava come voleva.
Sbatteva si alzava e poi ricadeva
confuso appariva ma mai pentito
d'avere iniziato quella avventura.
Intanto volava e scopriva orizzonti
e quando di notte guardava i rossi tramonti
le stelle lucenti e la bianca luna
tutto gli appariva più bello
non conobbe mai la paura.
Foto GN


giovedì 26 gennaio 2023

L'Eden desiderato

Mi ergerò a condottiero
andrò avanti non mi volterò indietro.
Terrò in mano un fiore profumato
per segnar la scia che condurrà lontano.
Mi seguirà chi vorrà gustare
la pace universale
quando Colui che ha creato il mondo
dirà che è l'ora di partire.
Con lo sguardo rivolto al cielo
conoscerò le strade da attraversare
porterò parole che sapranno consolare.
E se i colori di tanti fiori
faranno nascere la speranza
se le mani che han combattuto
stringeranno una rosa
sarà per tutti l'Eden desiderato.
Foto GN


mercoledì 25 gennaio 2023

Ricordi lontani

Tra i verdi rami di quel vecchio salice
seduto all'ombra in riva al lago
vedo lontani nella mia mente
scorrere remoti ricordi mai spenti.
Spinta dal vento una nuvola bianca
come tra le pagine ingiallite di un libro
conserva un fiore che ti avevo donato
adesso lontana la vedo svanire.
Cerco invano nella mia mente
di aprire un cassetto l'ultimo in basso
non trovo la chiave ma ora ricordo
contiene il bene che ti avevo promesso.
Adesso al tramonto di questa giornata
raccolgo una rosa e te la dono
rinnovo l'amore che ti avevo giurato.
Foto GN


martedì 24 gennaio 2023

L'umano intelletto

Quante volte ho rivolto lo sguardo interdetto
a quelle cime inviolate e al blu di quel cielo
che più alto han rapito l'umano intelletto.
Vivo portato dal flusso dell'onda
vinto il male e distratto dal bene
come un frangente su uno scoglio del mare.
Volgo la mente e i miei pensieri in alto
tocco con mano il Tuo essere vero
sento più chiaro se pure taci.
Adesso stanco di esser compreso
rivolgi il Tuo amore al fratello indifeso
che solo e smarrito non trova la via
per giungere in cima e incrociare la mia.
Foto GN


lunedì 23 gennaio 2023

L'amico cercato

E' l'alba di un altro giorno
fuori il sole è caldo
dentro il freddo di un sogno.
Scosto la tenda dalla finestra
la luce cancella i residui ricordi
riapro gli occhi e torno a sperare
nell'amicizia che ho sempre voluto.
Desto adesso
dopo il caffè del mattino
mi fermo a riflettere
all'ombra di un pino.
Solo vivendo
in un magico sonno
trovo il tesoro che ho sempre cercato
quando il buio nasconde persino il sorriso.
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domenica 22 gennaio 2023

Dolce attesa

Gioie e dolori in me coltivo
come il rassegnato l'albero
in terra piantato
aspetta il tempo del frutto sperato.
Non temere tu che hai riposto in Lui
la speranza di un domani migliore.
I campi sono verdi
la vite produce il vino più buono
il fico regala dolce il suo dono.
Adesso godo e vivo
la vista armoniosa di un prato fiorito
il lento fluire di un ruscello
il canto soave dell'usignolo
che in cielo manda il suo dolce assolo.
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sabato 21 gennaio 2023

In vino veritas

Sotto il sole d'agosto
tra i verdi filari di vigneti assolati
l'ombra dei passi stanchi
del contadino e della sua remota storia.
O potere inebriante che indusse Noè
a spremere i grappoli della rossa bevanda
diventare uomo e sudare sulla madre terra.
O dolori che annegano nei bicchieri ricolmi
di uomini vinti dai mali terreni
loro così fragili dentro.
O acqua essenziale che Gesù trasformò
alle nozze di Cana in ottimo vino.
O emina che ai monastici pasti
rallegri la tavola e chiami giustizia.
In alto i calici e nel cuore sia festa.
Foto GN


venerdì 20 gennaio 2023

La faccia come il culo

Se pensi questo sei duro come un mulo
possibile che l'uomo di questa età moderna
possa aver la faccia simile a una caverna
quando dici che ce l'ha come il culo.
Non credo che in quest'epoca di sapienti
si possa aprire bocca e non dire niente
far tutto così allegramente
dire tante cose e al dunque è solo aria.
Parlare col fondoschiena questa è follia
soltanto un giorno ma il tempo era così brutto
uscì da quella bocca aria ma era solo un rutto
ma qui al cospetto di gente
che conosce tutto non può essere aerofagia.
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giovedì 19 gennaio 2023

Il filosofo contadino

Tra gli Iblei e gli Erei lì presso Granieri
spesso si sentì parlare di un ragazzo erudito
che in tanti nella valle chiamavano “agricultore”.
Si racconta che tra il mito e la leggenda Fortunato
il filosofo contadino irrigasse l'agrumeto con in mano
quel libro che lo ha reso così istruito.
La sorgente delle acque era sempre così forte
che poteva far girare la macina di un mulino
qui sembrava così strano che immerso nel suo diletto
riuscisse a conciliare così bene quelle due cose.
Ripeteva al gabellotto che le accuse raccontate
per l'invidia di quel posto erano state inventate
che la zappa e il libro insieme nella mano
a dire il vero non aveva mai tenuto.
Dopo tutte queste storie
in groppa al suo somaro verso casa ritornava
e dopo aver gridato a difesa del suo operato
quel ciuco screanzato a terra lo cacciava.
Per la legge di eguaglianza ragliando sembrava dire
che bestie non portano bestie questo per chiarire.
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mercoledì 18 gennaio 2023

Sicilia bedda

E fu all'improvviso che per il caldo sole
di quell'isola di Sicilia cominciai a parlare
in lingue antiche e misteriose.
E poi allora le incisioni sulle pale dei fichi d'india
i versi di Virgilio con la punta del coltello
che avrei inciso che fantasia.
Al freddo di quell'inverno ricordo ancora l'aranceto
in cui lessi per mio e altrui diletto
quelle pagine dal sol sbiadite e in quel posto inconsueto.
Quando mi fui ripreso dai postumi solari
una forza misteriosa mi spinse a lasciare
quei lavori di campagna e le visioni immaginarie.
E fu l'anno dell'arrivo delle forze americane
sbandato tornai a casa con postumi sempre più gravi
storia terra e cielo mi sembravano follia.
Ormai svuotato da quelle antiche voglie
e a dispetto di quei principi sacri
dell'obbedienza fino alla morte
mi rifugiai nel mondo mio.
Or mio padre qui sembrava
così puro nei suoi pensieri e anche figlio mio
mi rimise tra le mani quei libri
e comandò di riprendere a studiare.
Avevo a tutti disobbedito
per amore di questa terra
della famiglia che qui in Sicilia
è più che Stato e Chiesa.
Non ebbi mai di cui pentirmi
e al caldo sole di un agrumeto
quei libri lessi ed altri cento.
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martedì 17 gennaio 2023

Atto unico

Tu spettatore in cerca di emozioni
non ridere della mia parte
ascolta ciò che dico riderai più tardi
la mia non è finzione
non imparo da un copione.
Me l'hanno consigliato se voglio diventar famoso
non ho una regia e se a teatro vado
ci arrivo a luci spente.
Quando la ribalta non regala
l'applauso della gente
faccio la mia comparsa
e racconto al cuore di chi non sente.
Parlo di guerre e di bambini soldato
strappati ai giochi che non hanno mai avuto
di donne abusate mai state bambine
ridotte in schiavitù e a pratiche indecenti.
Di esseri ammazzati e poi commemorati
da chi ha accresciuto il prodotto interno
lordo.
Ora siamo giunti alla fine dell'atto unico
e come dopo ogni rappresentazione
ringrazio mi inchino e saluto.
Ridete pure se lo spettacolo
è stato di vostro gradimento.
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lunedì 16 gennaio 2023

La foglia

Rivedevo i fantasmi di quel passato
invadevano ancora il mio essere indifeso
ferite profonde più che cicatrici
ferivano il corpo e non meno la mente.
Fragile foglia portata da vento lontana
condotta dal ramo nativo.
Il volo fu deciso e la rotta segnata
riposava incredula in terra straniera.
Raccolta e curata da mano gentile
tentato fu l'innesto in un luogo non suo
ora amata e sicura non più tremante
fantasmi non vede ma solo chiare visioni.
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domenica 15 gennaio 2023

Il vento

Vecchie e ingiallite pagine
di un testo antico
volate via per mio diletto
che afferro e colgo e benedico.
Parlano di te, mio vecchio amico
siedo e leggo il tuo sonetto.
Mi sovviene allora il pensiero triste
dei bui momenti senza conquiste.
Cercavo in fondo di capire
il senso vero del divenire
in cui l'angoscia di tutto è preda
e tanto prego che non succeda.
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sabato 14 gennaio 2023

La solitudine dei numeri primi

In piedi entra la Sorte.
In nome del popolo sovrano
ti lascerò da solo non ti darò la mano.
La tua condanna è definitiva
non ci sarà appello in questa vita.
Nessun condono o attenuanti
sono d'accordo tutti quanti.
La mia pena ho già pagato ma vengo assolto
e rimborsato da chi dall'alto ha sempre giudicato.
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venerdì 13 gennaio 2023

Estate

Quando il grano sarà maturo
e la terrà color dell'oro
sarà tempo di partire di andare
raggiungere i sentieri dove è bello camminare.
Sotto i caldi raggi di quel sole estivo
lascerò che i miei pensieri possano salire in alto
e i silenzi di quelle cime
toccare la profondità dell'animo.
Andrò lontano e con passo lento
e sempre più lontano troverò conforto.
Lascerò che quando arriverà sera
il vento fresco m'inondi il capo nudo
e calpestando l'erba fresca dei pascoli d'altura
sentire forte il Suo richiamo.
Quando le mie forze avranno perso il vigore
sarà tempo di guardare
le luminose stelle e la magica luna
sarà il momento di sognare.
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giovedì 12 gennaio 2023

Come il vento

Imperturbabile lo scorrere del tempo
come il vento quando soffia e non si può fermare.
Come gli anni che ho vissuto
in balia delle correnti di tempestosi mari
o cullato a riva su spiagge assolate.
Penso al fiore al suo sbocciare
e al dono del profumo
poi allora salutare quando
inchinando il capo sembra dire
che verso la madre terrà vuol tornare.
Vedo lo scorrere delle stagioni
la primavera e il suo vigore
ricordi ancora come eravamo.
L'estate spensierata e il suo calore
i nostri sogni aldilà del muro.
E il sopraggiungere dell'autunno
questo ci ricorda il tempo
di pensare all'inventario e voltarci indietro.
Ecco l'inverno e la sua quiete
sembra a tutti ricordare
che adesso anche lui vuol riposare.
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mercoledì 11 gennaio 2023

Lo scorrere del tempo

Non vedi il tempo scorrere volare via
le rocce vinte dai giorni sgretolarsi
rotolare ed inghiottite
scomparire nell'abisso del mare?
O le alte torri vicine al cielo
sfidare l'Altissimo tremare e cadere
come e quando ci volgiamo a Babele.
E i potenti del mondo monumenti di marmo
invecchiare e perder le forze
lasciare incompiuti progetti e speranze?
Le montagne dal sonno profondo
svegliarsi d'un tratto dal loro letargo
aprire le fauci e la gola profonda
e lanciare in cielo messaggi infuocati?
Questo il tempo che scorre sovrano
sulle... energiche forze del genere umano.
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martedì 10 gennaio 2023

Fu per me gioire

Salii sentieri per ammirar dall'alto
la profondità del tuo creato.
Lasciai a terra il peso delle paure
spiccai il volo con un grande salto.
Ammirai dal cielo le prospettive
del tuo progetto universale.
Le meraviglie di questo mondo
ciò che ci hai donato.
Aprii la mente e il cuore
e fu per me gioire.
Tutto ciò che ho sperato
di incontrare in questo volo
con gli occhi aperti e non in sogno
l'ho vissuto e amato.
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lunedì 9 gennaio 2023

Tra mente e cuore

Non aver paura di bussare alla Sua porta
non chiedere permesso per varcare quella soglia
sei l'amico aspettato sei la goccia che fa il mare.
E quando il seme che ti ha innestato
tra la mente e il cuore
rischiarerà la via del tuo cammino
come rischiara la luna il mare
germoglierà in te la fede e Lo potrai vedere.
Colui che ha voluto il tuo peregrinare
volendoti quella meta farti conquistare
come la mamma il figlio da abbracciare
ti accoglierà sotto la Sua croce per poterti amare.
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domenica 8 gennaio 2023

Il vento e l'aquilone

Quando fui vinto dal sonno
il capo poggiai su quel cuscino
segnò l'inizio di quella evasione
tu eri il vento ed io un aquilone.
Folate improvvise ed ardue planate
ti seguivo convinto in quel volo sicuro
lasciavo una scia in quel dolce abbandono.
Talvolta arrivavi improvviso
e in fretta dicevi, partiamo
altre volte con calma
in un caldo volo a te mi accompagnavo.
Amavo del vento il fruscio
da lontano sentivo la dolce passione
tagliavo il filo di quell'aquilone
e libero in cielo con te mi perdevo.
FotoGN


sabato 7 gennaio 2023

Primavera

Torno ad ascoltare e rivedere
a due passi dalle inviolate vette
quelle fresche sorgenti
il fluire dell'acqua attraversa
con un dolce murmure d'interno.
E' la stagione dopo il freddo inverno
che scalda e ci trasporta a visitar l'alto
e contemplare il bello che rinasce e ci circonda.
Appartato nella mia marcata solitudine
segno nell'intimo dei miei sensi
sentieri verso la pace e il sublime.
Sempre più in alto tra le innevate cime
un segno già vedevo che ora più netto vedo
una croce si staglia austera a toccare terra e cielo.
Foto GN


venerdì 6 gennaio 2023

Palermo / Agrigento e ritorno

Da Palermo iniziò quello strano viaggio
con Giuseppe di Misilmeri
su due muli e su un terzo il bagaglio.
Era settembre oltre Monreale
deserto ci apparve un posto montuoso
e in cielo il volo silenzioso
di un'aquila reale.
Camminammo per ore e qui un po' stupiti
scorgemmo Sala e Partinico
contrade nel golfo di San Vito.
A destra Borghetto della bella Laide
rapita bambina e condotta lontana
per i piaceri morbosi del greco Nicia.
Giunti che fummo a Cefalù
sostammo stanchi tra oliveti e vigneti
e tra quelle pianure ed aranceti
scoprimmo il mare più blu.
Ad Alcamo posta sui monti
giungemmo in serata dopo mille tornanti
e con la luna alta in cielo la beatitudine
di Segesta nella sua solitudine.
Dopo la notte montammo sui muli
e arrivammo a Castelvetrano
e tra i templi e le rovine di Selinunte
le mille tinte del cielo a levante.
E poi il Belice tra foreste di sugheri
tra spiagge sabbiose e il suo verde mare
Sciacca percorsa alla ventura
senza trovare strada tracciata.
Disturbati dall'ardore del sole
Montallegro arido e secco
e Siculiana dai pungenti cactus
un paesello cupo d'aspetto.
Era intanto sopraggiunta la notte
e al chiarore della bianca luna
e al grido di uccelli notturni
ecco che fummo arrivati a Girgenti.
Qui si concluse il magico viaggio
ed al risveglio dopo quel sogno
tornammo a Palermo con lo scirocco.
Foto GN



giovedì 5 gennaio 2023

Dentro ai miei pensieri

E quando nasce nei miei pensieri
quella voglia di sognare
come un bruco attende,
poi prende forma e può volare.
Come la farfalla di fiore in fiore
è leggero quel mio vagare.
Sento il fruscio di quelle ali
nel silenzio della mia memoria
e nell'infinito senza orizzonti
dolce è il naufragare.
E ora i passi e il tuo saluto
sento riecheggiare
mi risveglio e smetto di sognare.
Foto GN


mercoledì 4 gennaio 2023

La navicella

Alta in un cielo di nuvole nere
col suo carico di luce e petali di rosa
si accende e vola via.
Si alza se ne va lascia una scia
ormai lontana quella navicella
è immersa in quegli spazi remoti.
Segui la rotta di quella stella cometa
porta speranza che rasserena il cielo
pace gioia e amore sincero.
Apri il tuo cuore e non avere paura
volgi alto il tuo sguardo
vedrai la luce nel tuo triste giorno.
Se la spina di una rosa ti ha ferito
è follia odiare il roseto
o se un sogno non si è avverato
rinunciare a sognare.
Foto GN


martedì 3 gennaio 2023

Il fiore giallo

Confidai un segreto a un fiore giallo,
sullo stelo fragile e sottile
riposava stanca un farfalla rossa.
Il ronzio leggero di un'ape operosa
si fermò proprio su quella rosa.
Succhiò il suo nettare e subito volò via,
portò lontane le sue sostanze
e quel segreto che custodiva.
Adesso all'ombra di un vecchio faggio,
tra mille fiori e farfalle variopinte
è un gran parlare di quella confidenza.
Foto GN


lunedì 2 gennaio 2023

Cosina della Val Formazza

Nell'alta Val Formazza, ai margini di un bosco,
in un paesino strano che più non riconosco
viveva, tra le bestie e in completa solitudine,
Cosina, una vecchina stanca e dal cuore nobile.

Ripenso a quella prima volta, quando da lei andavo
come avesse un bel da fare
per come la sentivo sempre sgridare Biondo
per presunte malefatte.

Quello che non capivo era
se fosse lui un peccato mai confessato.

Ma quando stanca finiva di parlare
e dopo aver donato l'ennesimo rimprovero
sentivo chiaro ed era proprio vero
che Biondo, un po' scocciato cominciava forte a ragliare.

Dopo aver capito e il mistero fu fugato
decisi di suonare quella campanella
e tra un muggito e forse un belato
Cosina, col suo vestito nero appariva sulla soglia.

E furono sorrisi e furono carezze
e anche meraviglia ed ella un po' sorpresa
mi chiese se volessi latte, formaggio o la soppressa.

Questi erano i prodotti della sua casa-bottega
che tra mucche, capre e maialini preparava,
non si faceva tanto caso alla pulizia,
quelle forme sprizzavano allegria.

La domenica in chiesa tardi arrivava
e prima che don Guido desse la benedizione
Cosina col suo passo lento verso casa ritornava
non prima d'aver donato, a chi gliele chiedeva
le profumate erbe che nell'orto coltivava.

Oggi la vecchina riposa solitaria
all'ombra di un vecchio faggio
in cima alla collina.

Ora ogni viandante
che percorre quel sentiero
ferma il passo e a lei
rivolge il suo pensiero.
Foto GN