E' un sogno che ricorre, si infrange
sullo scoglio, schiuma nel mare,
si arena sulla sabbia e come
uovo si schiude per tornare a naufragare.
Il giorno è trascorso, la mente corre,
le gambe stanche, tremano le mani
sembrano panni al vento
stesi ad asciugare.
E la visione incombe,
porta lontano, strugge la mente,
su un’isola remota
s'ode il canto di una sirena.
Tendo la conchiglia dell’orecchio
e in preda
ascolto l’oracolo che mi assale,
riavvolge il mio tempo e leggero
rivedo il nido e pigolo
per la fame.
Il tempo è avanti non risiede nei ricordi.
Adesso ho ali per poter volare
saluto la vecchia casa e seguo
la mia strada con passo
ancora lesto.
Il tempo è ancora più avanti
non risiede nei ricordi.
Come per prodigio il tempo
è già passato la lunga
barba bianca illumina il mio viso.
Il tempo adesso si è fermato aspetta
l’uomo e il suo passo stanco.
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Foto Giuseppe Napoli |