Lasciati amare tu che irrompi
prepotente nelle mie emozioni
tu che gridi al cuore e squarci
tu che gridi al cuore e squarci
la botte delle mie lacrime
che piangono per calici
di ancestrali bisogni repressi.
di ancestrali bisogni repressi.
Tu che dolcemente incendi fili
d’erba falciati a seccare e
disperdi ciò che resta di questo
fuoco fatuo.
Come sirena attendi di
catturare l’essere indifeso che
inconsapevole segue il tuo
dolce canto e cade in un vortice
di stregata magia.
Se te ne vai sei come vento
che spazza inconsapevole ciò
che incontra non sei amica
o musica che scorre nelle
vene quando chiudo gli occhi
per volare incontro ai miei sogni
o acqua che mi avvolge
come un mare per non sentirmi
solo.
Nessun commento:
Posta un commento