Volai aggrappato a fragili aquiloni
sognavo cieli azzurri e lontani orizzonti
come uccello solitario migrai appeso a un filo
scoprii il coraggio e mai fui preda della paura.
Se il vento soffiava forte
mi dondolavo felice come su di un'altalena
che conobbi tra le nuvole e non sulla madre terra
e supplicavo che questa spinta non finisse.
Ero in viaggio “cogito ergo sum”
lasciavo scie in cielo un'aquila volava accanto
e mi riforniva in volo seguiva la mia rotta
solo tra le stelle si accorsero di me.
Ma so che non starò ancora a lungo qui
planerò col vento a favore
percorrerò la via che la nebbia avvolge
ora lascia che io vada
che sia nettare di un fiore
che ape mai succhiò.
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Foto GN |