Una foglia

Una foglia cade senza far 

rumore tradita da un verde 

ramoscello.

Delle mie parole odo il fruscio

sulla carta di questo bianco

foglio vinte dal dolore.  

Cerco un appiglio

Cerco un appiglio anche dove

un appiglio non c'è un'ombra

mi sovrasta è vicina tendo le

mie braccia.

Scrivo nella notte buia anche la

luna si nasconde per aggiungere

tristezza alla mia fragilità sempre. 

Note nella notte

Note nella notte dove hai lasciato

le tue ariose melodie lentamente 

si sta spegnendo questa musica 

guardando verso il basso ci 

allontaniamo senza una risposta.

Aspetto che

Aspetterò che esploda dentro 

come un tuono e poi lo 

scroscio della pioggia bagnerà 

il vuoto accanto a me.

Adesso ti vedo diventare piccola

ed io un gigante ti allontani da 

me e piango. Ti telefonerò e tu

presto mi risponderai.

O forse ti spiegherò tutto in un 

messaggio.

Una porta spalancata

Una porta spalancata di quel 

vecchio bistrot, ricordi quella 

notte buia e quelle note leggere

che il vento posò sui tuoi capelli?

Si, questa è poesia.

Siamo lontani

Siamo lontani tu la radice

io le braccia tese verso il

cielo e il vento tra le foglie

libere di cadere si adagiano

tra le altre si confondono e 

resto spoglio a tremare.

Uno di uno

Premono profonde, incessanti

adesso lievi, le tue mani accetto

al declinar del giorno.

E' la notte buia, passi svelti, vicini

mi cercano, ombre lunghe

sovrastano la mia.

La strada tortuosa sale, tutto

tace, sento che non ho vie d'uscita.

Fermati adesso, imperterrita

infierisci, poi arresti la tua corsa.

Sono stanco, sento prossimo il tuo

respiro.

Solo io ci sono

Solo io ci sono tutto il resto manca

una povera guerra la mia di silenzi

di sguardi e braccia tese impotenti

ai reali richiami del cuore. 

Immaginare tutto

Ho timore di risalire il fiume

come il sonno di un bambino

al buio.

Come in un quadro astratto 

dove devo immaginare tutto.

Dal lamento

Dal lamento di un pianoforte

lontano note aleggiano lente

nell'aria di questa triste notte. 

Soffia la brezza che culla il

pianto dei giorni che accaddero. 

  

Asseconderò

Asseconderò che la paura tremenda

affondi impassibile la lama nella

tela del mio quadro.

Non sono le cose che se ne vanno

ma mondi che muoiono.

Sazierò il tuo profondo odio.  

Te lo dovrò dire

Sto violando la mia prigione

spezzerò le catene abbraccerò

la paura. Resterà polvere

soffierà il vento ritornerò a

essere me stesso e te lo dovrò

dire.

E ti vedrò

E ti vedrò forse sono

come nuvola che se

ne va o piange cade

lenta si dissolve. Le

nuvole che mistero?

Piangi

Piangi il tuo passato

questa notte continua

aurora sarà quell'io

segreto risorgerà.

Non di rugiada

Non di rugiada verranno tersi i

miei fragili versi battuti dal vento

dell'indifferenza.

Troveranno rifugio dove 

nascondersi affidati al sonno 

eterno.

Ho toccato le nuvole

Ho toccato le nuvole sfiorandole

con le dita. E' tempo che la gioia

come pioggia sbocci rose nel mio

giardino.

Foto generata da A.I.

Ombre

Ombre sui muri e mai chiare 

visioni che diventano danze.

Ballo tra le forme che leggo

nella mente dormiveglia tra

realtà e palco.

Non chiederti

Non chiedermi quando, altri

me sono in cammino, ci

aspetteremo. Mani pronte

ad applaudire, da bocche

rattrappite, come vulcani

spenti giù dai pendii

colate di lava liberatoria.

Strane forme

Tu ti chiedi perchè

preme profondo il

bisogno.

Non ti potrà salvare

il sogno della buia 

notte fantasmi come

pittori imbrattano

la tela di strane forme.

Foto generata da A.I.

Tu non sei

Tu non sei come sei

al declinar del giorno

il tempo bruto è stato 

tuo nemico.

Cade profonda la sera

ombre lunghe gravidi

sogni nella notte buia.

Sogno solitario

Il vento scuote forte colui

che il tuo aiuto implora.

I tuoi passi odo dentro

la notte è lunga e buia.

Sogno solitario ogni

infinito istante presto

saprò chi sono.

Foto G. Napoli