Vedevo foglie secche cadere

Vedevo foglie secche cadere

le grandi cose si vivono nel 

silenzio nella solitudine delle

nostre stagioni fredde.

Dopo il tramonto

La sedia ora è vuota 

sulla terrazza fuori

alla luce delle stelle

più profonda la notte

dopo il tramonto.

Come stella lontana

Come stella lontana guarderò

quel sogno svanire quando il

sole si alzerà alto sopra di noi. 

Ma ricordati

Ma ricordati e accompagna

quel mio silenzio dove andrò

potrai farmi sentire meno 

solo quando a fari spenti salirò

non importa se farà male

una stella accompagnerà la

mia strada un pensiero di me

ti scalderà.

Appena dentro

Appena dentro questa stanza

prende corpo la speranza e

mentre fuori il tempo vola il

vento respira forte ha bisogno

di serenità di un piccolo aiuto.

Ormai non posso

Ormai non posso dinanzi 

all’azzurro di questo cielo 

non volare in sogno nel tuo 

ordito tessere trame di

me nell’immensa solitudine

del tempo. 

Di questo fuggente attimo

Con gli occhi chiusi ho salutato

il sogno che di noi ride poi gira

e se ne va.

Sotto i piedi foglie secche nudi

i verdi rami che resterà di me 

di questo fuggente attimo .

Ho visto nel vento

Ho visto nel vento fuggire

lontano candide nuvole 

come sogni svanire quel 

giorno e da quel giorno 

ho smesso di sognare.

Mentre indugia

Mentre indugia timida la

sera e i piedi nudi sulla

sabbia arsa dal sole la

poesia apre l'uscio alla

notte. 

Prima che la notte

Prima che la notte passi

accompagna con tatto 

leggero questo sogno.

Nulla

Nulla è come sembra

che non so chiamare

per nome.

Si fa sera

Entra nel mio silenzio

nella notte dei miei

oscuri spazi ascolta

si fa sera.

Sei il tramonto

Sei il tramonto e la luce che

scompare oltre l’orizzonte

del mio mare. Il buio che 

illumina di desiderio

nuovi spazi.

Non ci sarai

Non ci sarai nella strada

o nei miei sogni sono chi

svanisce e come nube si

disfa in pioggia e se ne

va.

Comunque sia

Comunque sia in questa vita

ogni rimpianto colma il vuoto

dentro.

Non ho perso mai ho vinto o ho

imparato ad essere migliore.

Tra le pagine sfogliate

Tra le pagine sfogliate di questo

tempo in me rifiorisce la vita con

l’alba rinasce dal buio la gioia.

 

Ninnananna

Ninnananna alla notte buia

onda dopo onda lenta oh mare

puoi far più bella l’argentea 

luna che in te si culla.

Custodisco dentro il sonno

lieve della prima infanzia

e di silenzio accompagno

i ricordi nell’attesa dell’età

fugace. 

Un giorno l'aquila

Un giorno l’aquila sparì nel sole

accecati di luce nell’assurdo

delirio penetriamo i segreti degli

anni  e questi no non li scioglieremo.

Ho lavato la mia mente

Ho lavato la mia mente

ho inondato il cuore di

antica tristezza sarà il

tempo la grande quiete

dove s’infrangeranno

i ricordi degli oscuri

fondali.

Cadevano foglie secche

Cadevano foglie secche

fruscio del tempo che è

passato con voli incerti 

non osano piegarsi a 

quel che sembra non 

voler finire mai.

 

Tra le pagine ingiallite

Tra le pagine ingiallite di un antico

libro una frase in un foglio ripiegato

colora ancora di speranza un sogno.

“Strappa dall’ordito trame di amaro

esilio”.

L'infinito

Ascoltar m’è dolce questo mare

e il naufragar mi duole mirando

“l’infinito” spazio che esclude il

guardo.

Ecco le voci tacciono

Ecco le voci tacciono si odono

chiari i segni dell’abbandono

labirinti attorno vaghiamo

come naufraghi in cerca

della luce dello Spirito nella

notte spirano i venti della

fine.

  

Cutro 2023

Ora il pensiero si fa vela sulle

barche sguardi sospesi occhi

velati tra cielo e mare che

aprirono solo per implorare.

Legno crudo che si fa croce

l’oscurità del mondo l’ora

nona dell’umana specie.

Clandestino?

Colui che si imbuca in 

una festa senza essere 

stato invitato.

Definizione data da una bambina 

di 8 anni

A Scarliccio

Lungo il sentiero di un bosco

riarso foglie fruscianti  giù

dai pendii e l’eco di lontani

passi incontro all’autunno

che incombe a Scarliccio.

Dolce era il canto degli

uccelli in volo e il suono

della campanella dell’ave 

Maria.

 

Abbiamo attraversato sentieri

Abbiamo attraversato sentieri e nel

silenzio del tempo che scorreva il

calore del sole sanava le sconfitte.

Di notte giunge a me l’eco della

trascorsa estate dei passi nostri

sulle foglie stanche colorate

d’autunno.

3 ottobre 2013

La speranza attorno

relitti all’orizzonte tra

deserto e mare fra le

dita sabbia corpi arsi

di sale asciutto dentro

la dignità che grida

contro l’azzurro cielo.

Quest’alba infinita

Quest'alba infinita quando due

gocce di rugiada sorridono al

sole effimero bagliore come il 

lampo della vita.

Fogli abbandonati

Fogli abbandonati una

matita riposa una mano

stanca saluta la sera

nell'ora vana che non

conosce il conforto di

un verso prima che sia

notte.

Ottobre

Ottobre quasi un urlo di colori

il fruscio delle stanche foglie

sotto i passi stanchi delle mie

illusioni tra rimpianti e realtà

smentite.