Nella pace del secco canneto

Nella pace del secco canneto

echeggia il frullare dell'ultimo

migrare.

Come il tempo vola il batter

d'ali di colorati aironi. 

Deserto il lago aspetta che 

rispunti il volo del ritorno 

colmando il silenzio intorno.

Non so nulla del mio passato

Non so nulla del mio passato

più si allontana più facile è

dimenticare il suo volto quel

mondo abbandonato senza

più forza di ricordare.

Quanto autunno

Quanto autunno come dolore

dimenticato sale più leggero

del fumo illusione fu credere

che la chiave dell'amore 

schiudesse le porte all'eterna

gioia.

C'è nel profondo

C'è nel profondo una cicatrice 

nascosta nessuna traccia segna

le trascorse stagioni ombre

ormai sovrapposte come le 

foglie secche ricoprono i

sentieri del trascorso.

Dimmi perchè

Dimmi perché i sentieri

che la mente percorre

si perdono lontani come

il vento quando dona vita

alla vela solca le onde 

di ignoti mari. 

Ma che importa

Ma che importa del moto

delle onde del colore rosso

di un magico tramonto o

l'arrivo della primavera

se il mondo si nutre di

guerra.  

C'è in ogni bosco

C'è in ogni bosco un sentiero 

tortuoso scomposte curve si

palesano impertinenti agli

occhi dell'esistenza.

Sguardi spezzati si cercano

senza mai incontrarsi così

nella notte senza lampada

ai miei passi niente può 

farti stare così male.

Finestre chiuse

Finestre chiuse lontano il tempo

vissuto al profumo dei prati tutto

si ripete più un'estate irromperà

nei nostri giorni.

Siamo andati via ritorneranno le

stagioni come se nulla accadde. 

Verba volant

Ancora intessute di sonno 

le parole si perdono per 

strade senza ritorno.

In una via resa deserta 

risuona l'eco e una brace

brucia ardente carbone.

Quando la speranza

Quando la speranza svanisce sei

del deserto il miraggio. Oasi che 

ti nutri d'inganni sarà la ragione

separata dal sogno.

E' breve il tempo che resta

Brilla nelle tenebre la luna 

ruffiana della notte fedele

compagna sei rimasta tu

sola a vegliare sii gentile

con me è breve il tempo

che resta.  

Mi aspettavo di incontrarti

Mi aspettavo di incontrarti

in questa silenziosa notte di

fine estate dove il calore di 

sopiti abbracci salutano la  

panchina verso l'autunno.  

Tante le cose

Tante le cose che sento

fuori silenzi assordanti

dentro grida che sanno

di parti.

Alzo lo sguardo per far

posto alla luce al vagito

della speranza.

Quello che veramente amo

Quello che veramente amo 

è la speranza vuole da me 

che colga il frutto anzi che 

il tempo lo maturi.

Ancora una volta

Ancora una volta ascolterò la 

voce della speranza che manda

il cielo come il migrare degli

uccelli la nuova stagione. 

Ciò che di te lento svanisce

Penso ai venti che portano 

lontano i sogni non vissuti

come la luce morente del

giorno che divora nel buio

ciò che di te lento svanisce.

Infinita ebbreza

Non mi rassegno ai sogni non

realizzati raccoglierò i cocci 

dei fallimenti e al fuoco della 

speranza  forgerò l'alba di 

infinita ebbrezza.

Un sole nuovo

Portami via dalla nebbia dove 

risuona nella notte solo l'eco dei 

passi di rosso colora l'aurora 

per tutto il tempo dove sorge 

al mattino la luce di un sole 

nuovo.

Autunno dentro

Autunno dentro nell'anima

come luce e ombra come

offriremo sorrisi e un volto

dolce se arse sono le nostre

ferite.

Finchè le foglie verranno mosse

dal vento diventerà preghiera

che sale questa dolore.

Vorrei portare indietro il tempo

Vorrei portare indietro il tempo

aspettando me stesso o la parte

della mia mente che si ostina a

capire il senso della vita.

Resta indietro il rifiuto di una

madre il puntino lontano delle

sue mani dall'abbraccio di un

bambino.

Con me a sognare

E poi quel momento fermò 

per sempre il tempo. Presto

sarà giorno resta ancora 

con me a sognare.

Ho veduto

Ho veduto quella volta una 

foglia verde cadere può 

darsi che l'autunno non sia 

delle stagioni la più triste.

Per la vita il silenzio

Solo il lamento delle foglie cadenti

svolazzanti nel vento resterò a

guardare nostalgia che il tempo

rinnova rende spoglio l'albero 

della vita e mi pone davanti  

sgomento. 

Approdi nuovi

Ben altre sono le vibrazioni di questo

grande gioco che chiamiamo amore.

Forse vicino cercherò invano ciò che

si allontana chi un tempo inventava

per noi approdi nuovi.

 

Col tuo peluche di pezza

E tornasti a giocare e scordare 

come una bimba il tuo peluche 

di pezza.

Ho memoria di te ogni giorno 

come il primo nelle notti restammo

abbracciati  entrando nel mondo

dei grandi.

Allora ci pareva un magico gioco

oggi un confuso ricordo lontano. 

Che cosa resta

Che cosa resta del tramonto di

un giorno se non germinerà in

noi la speranza.

Mi fermo ancora un breve attimo

e rifletto questa è la speranza di un

futuro migliore. 

Non sono io l'amato

La mia mente preda del canto di una 

sirena si distrae e naviga a caccia di

sogni.

Un dolce abbraccio mi avvolge ma 

non vedo gli occhi non sono io

l'amato. 

Sui suoi capelli bianchi

Prenderà il volo leggero come una

farfalla e da un fiore all'altro

silente librerà le ali al suo migrare.

Quando il profumo fermerà il suo

viaggio si poserà per un attimo

sui suoi capelli bianchi e tornerà

a volare. 

Di Morfeo l'emozione

 In un tempo che dura lontano

ritorna di Morfeo l'emozione  

rapita la mente inizia il volo

un migrare nuovo in un mondo

di forme invaghite e insipienti.

 

Parlerò alla luna

Parlerò alla luna quando 

rimasto solo scoprirò il 

silenzio che uccide il triste 

sogno della notte.