Non abbandonarmi Padre

Dov'è la mente che incontra 

la ragione la solitudine che

diventa preghiera dov'è il

tempo della desolazione che

diventa consolazione dov'è

il rabbì degli esclusi che

porta inclusione.

Conducimi per mano Padre

non abbandonarmi alla

tentazione.

Nella mia mente

Cammino silenzioso come questa 

notte quanti pensieri irrompono

nella memoria avanzano come

onde si infrangono sugli scogli

approdano nella mia mente e mi

duole il cuore. 

Solo le sue spine

Spinta stancamente dal vento 

abbandonato al mio destino

rotola pigra una rosa sfiorita.

Vaga inesorabile la mia mente

la mia mano accarezza solo le

sue spine.

Benvenuta estate nuova

Benvenuta estate nuova a bussare

con la tua luce alle pareti di questo 

cuore. 

Sotto questo cielo libero dondolo

come foglia cadente cullato dal 

vento senza mai sfiorare il suolo. 

Ti incontrai

Ti incontrai e ancora oggi aspetto

la Tua volontà nello stupore di ogni 

volta è sempre vita nuova.

Aperto al Tuo mistero hai soffiato

in me melodie profonde chi sono

per portarmi lì dove osano le Tue

alte vette.

La nostalgia del passato

Dall'alba al tramonto seguo i passi 

dei miei ricordi poi vanno a fondo 

se chiudo gli occhi e sogno.

Quando faccio lume su di essi

sussulta la nostalgia del passato.

Ciao Elvis principe migrante

A te che volgi lo sguardo al 

richiamo del mare immobile

scruti l'orizzonte nulla ti

rimane che un canto di sirena

che diventa inno di speranza. 

Segui la rotta che il destino

ha tracciato ti porterà verso

il nulla nell'ingannevole ultimo

viaggio. 

A lungo durerà

A lungo durerà l'inverno e ciò 

che accadrà non vedrà più il

sole.

Un fiume di rabbia scenderà

impetuoso inonderà le menti

con la certezza che non sfiorerà

il cuore.

Sia il tuo vento il mio

Riconosci la tua ora quella del tuo 

riposo fa che lo sparso fogliame

sia il letto su cui giacciono sparsi

gli umili gli ignoti le stelle cadenti.

Sia il tuo vento il mio che ci conduce

e ci accompagna tra gli umili gli

ignoti le stelle cadenti.

Si perdono nel nulla

La mia stupidità di poeta cede 

il passo a te che incedi e copri 

d'ombra le mie parole che non

si fondono come l'oro e incerte

si perdono nel nulla.

Come piove

Come piove sulle strade 

di questo mio paese sono

solo davanti al vetro di

questa finestra e al volo 

migrante degli uccelli.

Si allontana l'alba di un

giorno nuovo e la lunga 

notte non spenga l'ultima

stella della speranza.

Però qualcosa di noi

Però qualcosa di noi rimane il resto

manca siamo soli. Ho sognato che

il vento portava via l'insegna dei 

ricordi quella che tremava nelle

notti di tormentata follia. 

Come nebbia al sole

Raccontami di un sogno avverato 

prima che il sonno incontri il buio 

della notte odierò la stupidità del

mio abbandono dove ciò che prende

forma svanisce come nebbia al sole. 

Solo il mare

Solo il mare rimane ad 

accarezzare gli scogli

della tua mano rimane

sabbia negli occhi quando

il gioco dell'amore è finito.

Mi sovviene l'eterno

Incombe su di me tutto 

ciò che non comprendo

contemplando il silenzio

o la melodia del vento

guardo dentro di me

e mi sovviene l'eterno.

La matita ormai

La matita ormai da tempo 

riposa pigra anche il cuore

giace al suo fianco.

Lontana è l'alba sotto un

cielo orfano di parole.

Mi addormento

Mi manca il gioco e il capriccio 

di un bambino e il buio che mi

fa paura. 

Sorrido dentro se sento nella 

notte le tue mani come soffio 

che spegne il fuoco dei miei 

timori e mi addormento. 

Mi sento vivo

Per quel che non ho detto

esistono solo in sogno i

versi della poesia a cui

mi abbandono nel quale

mi sento vivo. 

Del tuo sorriso

Del tuo sorriso che mai hai

potuto darmi avrei bisogno

anche adesso che col pianto

ho imparato a sembrar forte.

Attraverso i ricordi e cado

come allora quand'ero solo

un bambino. 

Nel buio

Nel buio mi perderei

perché tu non mi veda

un fantasma intorno

alla tua ombra.

Autunno

Autunno cammino tra le foglie 

secche riposano le vecchie

campane e le baite della valle

le finestre spente non più i

gerani appesi le strade vuote

il fluire del torrente pigro giù

per la valle.

Qui il tempo si è fermato.

Stride il cancello spalancato

del piccolo camposanto.

Uno scherzo del destino.

Come polvere

Come polvere riprenderò a volare

mi poserò leggero sui tuoi capelli

venti vagabondi soffieranno sulla

mia passione e le tue certezze mi

ritroverai confuso nella nebbia 

planando sul tuo cuore  troverai

la strada.

Compagno del silenzio

Vivo compagno del silenzio

mi trafigge se il vento si fa

voce isserò le vele del destino

soffierà forte non sentirò il 

grido del dolore.

Quali pensieri

Quali pensieri occuperanno la 

mia mente quando avrà 

assegnato un'altra rotta alle

nostre vite il vento.

Si allontana sempre più ciò che

mi appariva così vicino.

Domani le parole saranno ricordi

ma torneranno intorno al nostro 

spento sorriso come fantasmi. 

Blitz (Valle Vigezzo)

Allungo il passo e tra i comignoli 
già scorgo discreta una chiesetta.

All'ombra di un vecchio albero un

oratorio e il dolce fluire dell'acqua

di una fontanella.

Irrompe il silenzio intorno il rintocco

di una campanella non oso parlare

al Blitz è  l'ora della compieta.

Ergo sum

Non fu per caso e non fu per gioco

che un tempo ti incontrai ergo sum.

Splendeva il sole e oggi splende la

luce che illumina i nostri passi.

Non son sazio se provo ancora a

domandare dentro ciò che sento

se quel che sento è solo amore.

Di spalle

Il tempo scorre come il pianto

brucia le ferite a nulla servì il

tuo perdono.

Solitario il mio destino mi son

visto di spalle che fuggivo.

 

Non accadde mai

 E quel che non conosco cercherò 

invano mi consuma ciò che ignoro

falla che si allarga e allaga quanto

seppi non accadde mai.

Come un libro

Come un libro aprivi e ripiegavi le

pagine del  mio cuore lasciandoti 

cullare dai racconti che leggevi eri 

come ape appesa al fiore ed io qui 

a contemplare il tuo volo.

Ogni tanto richiudendomi  nei miei

pensieri me ne stavo sospeso a 

gustare il tuo dolce frutto e il ronzio 

delle tue ali intorno.

Limite fatale

Hanno violato stanze una dopo 

l'altra qual'è il confine il limite

fatale che pazzia appare scoprire

ciò che nasconde il male.