Perché mai

Perché mai questo triste

sguardo si perde.

Solo nebbia scende a dar

conforto nella notte.

Sei dentro

Sei dentro questa emozione

come voce che da me si leva

e si confessa a te.

Come nebbia libero volo mi

disperdo vado di sogno in

sogno. 

A ogni soffio

A ogni soffio di vento il

moto dell'anima vola
come fa una piuma

e mi perdo dove vidi

libera nel sereno 

una rondine.

Chiuderò i miei occhi

Chiuderò i miei occhi stanchi

le mani lascerò cadere mi

addormenterò in un sogno

che mi consola.

Dorme novembre

Dorme novembre in sogno

visita lontane terre e nei

graffiti scopre i segni e

nel silenzio l'origine

che non conosce il

male. 

Poesia

Poesia credo in te 

che mi fai volare

libere ali  fendono 

il cielo della mia 

tristezza.

Se un sorriso

Se un sorriso mi è mancato

risorgerò come sole che

splende io che allora mi

negai e tacqui.

Se debbo credere

Se debbo credere a me che

non so volare aspetterò il

vento che mi condanni ad

essere credente.

Donami un mare

Donami un mare senza 

flutti fa che il mio cuore 

rotto di pianto non si perda

nell'oceano d'odio pace e 

saggezza sopra di me.

E' tempo che la pietra

E' tempo che la pietra sia leggera

e io potrò la notte sentire i passi

affondati nei mucchi di neve di

questo triste novembre.

Trema l'ultima foglia tra la

speranza sopita e un sorridente

addio.

Lascia che la luce

Lascia che la luce illumini

il tuo vagare seguirò i tuoi

passi stanchi giungeremo

mia anima dove il mare è

più tranquillo.

Invece di parole

Invece di parole silenzi

nella luce morente del

giorno affido al vento

la carezza a chi ancora

vive di speranza.

Dorme

Dorme in quel cassetto

protetto dalla pioggia

e dal vento quel segreto

profondo di noi..

Novembre

Novembre tra le pagine

sfogliate di questo umano

transito colori in cielo di

sorridenti addii.

Vedevo foglie secche cadere

Vedevo foglie secche cadere

le grandi cose si vivono nel 

silenzio nella solitudine delle

nostre stagioni fredde.

Dopo il tramonto

La sedia ora è vuota 

sulla terrazza fuori

alla luce delle stelle

più profonda la notte

dopo il tramonto.

Come stella lontana

Come stella lontana guarderò

quel sogno svanire quando il

sole si alzerà alto sopra di noi. 

Ma ricordati

Ma ricordati e accompagna

quel mio silenzio dove andrò

potrai farmi sentire meno 

solo quando a fari spenti salirò

non importa se farà male

una stella accompagnerà la

mia strada un pensiero di me

ti scalderà.

Appena dentro

Appena dentro questa stanza

prende corpo la speranza e

mentre fuori il tempo vola il

vento respira forte ha bisogno

di serenità di un piccolo aiuto.

Ormai non posso

Ormai non posso dinanzi 

all’azzurro di questo cielo 

non volare in sogno nel tuo 

ordito tessere trame di

me nell’immensa solitudine

del tempo. 

Di questo fuggente attimo

Con gli occhi chiusi ho salutato

il sogno che di noi ride poi gira

e se ne va.

Sotto i piedi foglie secche nudi

i verdi rami che resterà di me 

di questo fuggente attimo .

Ho visto nel vento

Ho visto nel vento fuggire

lontano candide nuvole 

come sogni svanire quel 

giorno e da quel giorno 

ho smesso di sognare.

Mentre indugia

Mentre indugia timida la

sera e i piedi nudi sulla

sabbia arsa dal sole la

poesia apre l'uscio alla

notte. 

Prima che la notte

Prima che la notte passi

accompagna con tatto 

leggero questo sogno.

Nulla

Nulla è come sembra

che non so chiamare

per nome.

Si fa sera

Entra nel mio silenzio

nella notte dei miei

oscuri spazi ascolta

si fa sera.

Sei il tramonto

Sei il tramonto e la luce che

scompare oltre l’orizzonte

del mio mare. Il buio che 

illumina di desiderio

nuovi spazi.

Non ci sarai

Non ci sarai nella strada

o nei miei sogni sono chi

svanisce e come nube si

disfa in pioggia e se ne

va.

Comunque sia

Comunque sia in questa vita

ogni rimpianto colma il vuoto

dentro.

Non ho perso mai ho vinto o ho

imparato ad essere migliore.

Tra le pagine sfogliate

Tra le pagine sfogliate di questo

tempo in me rifiorisce la vita con

l’alba rinasce dal buio la gioia.

 

Ninnananna

Ninnananna alla notte buia

onda dopo onda lenta oh mare

puoi far più bella l’argentea 

luna che in te si culla.

Custodisco dentro il sonno

lieve della prima infanzia

e di silenzio accompagno

i ricordi nell’attesa dell’età

fugace. 

Un giorno l'aquila

Un giorno l’aquila sparì nel sole

accecati di luce nell’assurdo

delirio penetriamo i segreti degli

anni  e questi no non li scioglieremo.

Ho lavato la mia mente

Ho lavato la mia mente

ho inondato il cuore di

antica tristezza sarà il

tempo la grande quiete

dove s’infrangeranno

i ricordi degli oscuri

fondali.

Cadevano foglie secche

Cadevano foglie secche

fruscio del tempo che è

passato con voli incerti 

non osano piegarsi a 

quel che sembra non 

voler finire mai.

 

Tra le pagine ingiallite

Tra le pagine ingiallite di un antico

libro una frase in un foglio ripiegato

colora ancora di speranza un sogno.

“Strappa dall’ordito trame di amaro

esilio”.

L'infinito

Ascoltar m’è dolce questo mare

e il naufragar mi duole mirando

“l’infinito” spazio che esclude il

guardo.

Ecco le voci tacciono

Ecco le voci tacciono si odono

chiari i segni dell’abbandono

labirinti attorno vaghiamo

come naufraghi in cerca

della luce dello Spirito nella

notte spirano i venti della

fine.

  

Cutro 2023

Ora il pensiero si fa vela sulle

barche sguardi sospesi occhi

velati tra cielo e mare che

aprirono solo per implorare.

Legno crudo che si fa croce

l’oscurità del mondo l’ora

nona dell’umana specie.

Clandestino?

Colui che si imbuca in 

una festa senza essere 

stato invitato.

Definizione data da una bambina 

di 8 anni

A Scarliccio

Lungo il sentiero di un bosco

riarso foglie fruscianti  giù

dai pendii e l’eco di lontani

passi incontro all’autunno

che incombe a Scarliccio.

Dolce era il canto degli

uccelli in volo e il suono

della campanella dell’ave 

Maria.

 

Abbiamo attraversato sentieri

Abbiamo attraversato sentieri e nel

silenzio del tempo che scorreva il

calore del sole sanava le sconfitte.

Di notte giunge a me l’eco della

trascorsa estate dei passi nostri

sulle foglie stanche colorate

d’autunno.

3 ottobre 2013

La speranza attorno

relitti all’orizzonte tra

deserto e mare fra le

dita sabbia corpi arsi

di sale asciutto dentro

la dignità che grida

contro l’azzurro cielo.

Quest’alba infinita

Quest'alba infinita quando due

gocce di rugiada sorridono al

sole effimero bagliore come il 

lampo della vita.

Fogli abbandonati

Fogli abbandonati una

matita riposa una mano

stanca saluta la sera

nell'ora vana che non

conosce il conforto di

un verso prima che sia

notte.

Ottobre

Ottobre quasi un urlo di colori

il fruscio delle stanche foglie

sotto i passi stanchi delle mie

illusioni tra rimpianti e realtà

smentite.

Alla luce di un camino

Alla luce di un camino illumino

l’oggi dei miei pensieri che

transitano lenti nelle tenebre

della mia mente e la notte

li avvolge come soffice coperta.

Recluso attendo

Recluso attendo

al declinar del

giorno.

Poesia è la notte

e il calar del sole.

Notti insonni

Notti insonni, pensieri 

naufragano, alle pene 

si impenna il senno,

volteggiano cinici 

fantasmi gonfiando

vele di tristezza,

vacillo.

Nel mio cielo

Nel mio cielo 

vuoto

gli infiniti 

spazi

della solitudine.

 

La solitudine

La solitudine trasforma

quasi come il sole al suo

tramonto la notte in cui

il silenzio si tinge di un

nero infinito.

Come placido fiume

Come placido fiume scorre 

lenta la notte che si consuma

al davanzale di questa finestra

al fuoco di una candela accesa.

Foglie gialle di un albero spoglio

galleggiano leggere incontro

all’ultimo miglio.

Per quanto durerà

Per quanto durerà questo sogno

nido di ferro per godere con te

queste lunghe stagioni persi nel

ricordo d'una eterna giovinezza.

Tornano puntuali

Tornano puntuali come altalene

cigolanti mosse dal vento i pensieri 

tristi che odorano di autunno.

La luna si nasconde sotto le nubi

grigie di questo cielo senza speranza.

Sul pavimento fogli sparsi di versi

e una finestra spalancata dal ponente.

Ti ho aspettato tanto

Ti ho aspettato tanto ho atteso 

il tuo ritorno adesso è tempo

 che io paghi il tuo riscatto.

Con questi tuoi capelli bianchi 

e le mie mani tremolanti

andiamo alla festa come di un 

tesoro ritrovato.

Barriere coralline di corpi

Barriere coralline di corpi 

affondati mani nelle mani

stretti abbracci e barchini

alla deriva.

Illumina Signore l’abisso 

delle menti fino a ché la

luce del Tuo volto ci 

consumi.

  

Presto scenderà la sera

Presto scenderà la sera

profonde ombre davanti

a me in sogno confuse

appariranno.

Notte d’insonnia che mi

chiama e del buio la paura.

Dopo il temporale

Arcobaleno di sensazioni

mi confonde ciò che provo

ciò che sento ciò che intuisco

fu forte dopo il temporale il

dolore.

La luna splende ancora

La luna splende ancora in cielo

e ai nostri sguardi qui seduti a

contemplare il mare.

Prendono il largo le loro ombre

sulla spiaggia assumono 

forme sempre più diverse poi

il silenzio e la paura che fingono

di non provare.

Mi duole la polvere

Mi duole la polvere di queste

ceneri estive settembre adesso

colora di rosso il tramonto

dei giorni amati.

Seguivamo i sentieri di Scarliccio

e quelli rinchiusi in noi.

Martellando il nulla

L'albero era cresciuto i rami 

bussavano lenti sulle finestre

chiuse di quella stanza vuota

martellando la nostra assenza.

 

Ci saranno altri giorni

Ci saranno altri giorni

ancora cadrà la pioggia

ascoltarla come allora

sembrerà scivolare dove

non resiste il tempo dei

ricordi.

Il veliero delle passioni

Sono diventati ricordi

e volano leggeri come

foglie che salutano i 

rami questi giorni di

un'estate finita in

fretta.

Le prime gocce di

pioggia e il soffio lento

di bonaccia spingono 

lontano il veliero delle 

passioni.

Sfioriti gigli

Si ripiegano come ali stanche

sotto un cielo dal sole spento

i giorni di questa breve estate 

sfioriti gigli scordati sul

davanzale di una finestra

chiusa. 

Vicina al sogno

Tu che al mio volo ti accompagni

migrante senza meta folle fu il 

desiderio del mio richiamo.

Tu che il mio peregrinare solo

intendi non sei mai stata così

vicina al "sogno".

Da Sion

Questo vento danza nella

notte porta l'odore di terre

riarse è diventato volo triste

di migrazioni antiche di volti

senza nemmeno la speranza.

Verrà l'inverno

Verrà l'inverno ore di pioggia

bagneranno l'arsura dell'anima

assetata sola in rovina.

Andrò a ritroso vagando per 

l'altre vie l'odore della terra 

bagnata il vento umido e la 

nebbia dei ricordi. 

Durerà per sempre

E' tempo di chiudere col passato

vivremo io e te nel presente che

durerà per sempre.

Nuvole di ricordi

Nuvole di ricordi in questo cielo

grigio nostalgico settembre che

prevede vento porterà lontano

il volo delle farfalle e i prati in

fiore delle nostre passeggiate

nella valle dei pittori.

Nei sogni illusi rivive il passato.

Storie di voci dimenticate

Riapro le finestre e scrive

questa luce sulle pareti

bianche di questa stanza

storie di volti dimenticati.

                                                                                                                                      

Le cose non dette

Le cose non dette torrenti

di intensa passione volano

come lucciole nella fragante

aria di una notte stellata.

 

Chi fui

Un attimo fuggente e poi il ricordo 

di quel fuoco di paglia fu il vivere

queste nostre stagioni invano 

cercai di comprendere chi fui.

Tutto accade per caso

Se tutto questo è vero

niente è lontano come 

un minuto fa eravamo

qua e poi un colpo di

spugna senza parole nè

paure potrai guardare

l'alba di domani con 

una nuova stretta al

cuore.

Tutto accade per caso

risponde al grido della

follia.

Mentre fuori cadeva la pioggia

Sono bastate poche parole

poi ci ha sfiorato la carezza 

dell'assoluto silenzio sospiri

dentro mentre fuori cadeva 

la pioggia. 

  

A settembre

Piove sulle nostre teste

piove sui nostri cuori 

lacrime giù dagli occhi 

segrete si confondono

come le foglie cadono

a settembre.

 

Il senso del vissuto

Siamo il tempo addosso il

nostro vagabondare visse

il giorno e il buio col soffio

del vento spinti dove si cela

il senso delle cose.

Sospinti dal vento

Lo sguardo si perde lontano

come il volo leggero di un 

sogno senza lasciar traccia 

carezzando la luna.

Passerà la notte e noi non 

ci saremo punti all'orizzonte

sospinti dal vento.

Lascia sia il vento

Lascia sia il vento 

a portare versi la

brezza fresca e mite

sparga qua e là

quando discende il

buio l'una dopo

l'altra parole di

speranza.

Nella più fredda nostalgia

Nella più fredda nostagia 

brucia un silenzio a fuoco

lento. Non ho scavato nel

fondo dei miei ricordi cos'è

nella sua essenza il mio

vivere.

Notte di speranza

Lascio la finestra aperta 

e il vecchio lume acceso 

come faro segnerà la via 

per l'approdo in porto

di questo foglio bianco.

Il vento soffia propizio

il canto delle sirene nel

silenzio di questa notte.

 

E non dire domani

E non dire domani

si sveglia il mattino

rigate di lacrime i

ricordi per questo

non potrò amarti

inseguendo la notte. 

Scendendo verso valle

Scendendo verso valle

ripercorro il ripido

sentiero tra i pini e gli

stanchi pensieri che 

scivolano come acqua

e si perdono nel mio

cieco inutile dolore.

Come neve sul davanzale

Ho vissuto lontano da chi

sa ascoltare quando cade

la neve sul davanzale. Ho

calpestato strade segnate

dal dolore con andatura

lieve come neve caduta

sul davanzale.

Tutto dorme

Tutto dorme là dove nella 

quiete delle acque pare si

culli lenta la tua voce.

Attendo nel silenzio di 

udire il mio nome.

Andrò via

Andrò via dai tuoi pensieri

lontano persino dai ricordi.

Ho travolto con vane parole

il sogno dell'eterno istante 

quanto silenzio attorno.

Ascolterò i tuoi passi

Ascolterò i tuoi passi

nel silenzio della notte

tu stella cadente nella

pace del cielo tracci

rotte di spaziosi sogni.

Ricordo era dicembre

mi offristi la luce del

tuo sorriso.

Invecchio come

Invecchio come il tempo che è

volato tutto scorre invano.

Era pesante il presente ma è

già passato.

Un soffio il vento che mi porta

via.

Io credo nel dna

Io credo nel dna se vuoi

incontrarmi cercami

nell'intimo vengo da un

passato che non conosci

so indicarti la via della

speranza.

Malgrado la musica

Malgrado la musica inondi 

l'aria di queste calde note mi

assale una pungente voglia

che attraversa il tempo dei

desideri infranti naufrago

nell'infinito spazio del silenzio.

 

Non ti raggiungerò

Non ti raggiungerò sei 

come vento libera di

volare dirigi sugli scogli

come relitti chi cerca di

frenare la tua folle corsa.

Quel che si può trovare

di te va cercato in alto

quando l'aria bussa alla

porta. 

Si va verso lanotte

Si va verso la notte la ragione

rinchiusa nel profondo del

sonno apre la mia mente al 

perdono. 

  

Dal peso delle parole

Camminammo tutto il giorno

quanta pace intorno il resto non

contava il sogno accompagnava i

passi ci separammo dal mondo 

come il mare dalla terra dal peso

delle parole il silenzio.

Ti aspettavo

Ti aspettavo come la vela

il vento tornerà nella notte

a soffiare incessante l’antica

nota nascosta nei ricordi di

un tempo lontano.

L’ncauto vento

Come descrivere l’incauto vento

farsi incalzante e la rabbia che

torna con impeto invisibile 

soffiando scuotono i pensieri

nascosti.

Tutto si ricompone quando 

l’illusione cede il passo alla

ragione.

Sia il volo

Sia il volo delle rondini quando incede

la sera a riempire ogni spazio della

tua assenza.

E ora al tramonto quando il sole colora

questa dolce sera tu ritorni nei sogni a

spezzare il tempo della solitudine.

Ho scritto su una foglia

Ho scritto su una foglia e l’ho

affidata al vento vivrò sognando

che sospesa voli. Se un giorno 

arriverà da te non calpestarla

sappi che credo nei sogni.

Nell’aria permane

Nell'aria permane l'assenza

del sorriso che illumina i 

sogni il nero assoluto della

notte offusca lo sguardo della

memoria .

Duro il ricordo

Duro il ricordo nell'umile

infinito sentiero della vita

senza il conforto della luce

per i passi stanchi del mio 

vagare.

Niente più mi appartiene

Niente più mi appartiene

chiudo gli occhi quando

cessa ogni rumore l'aria

si fa pesante mi ritrovo a

vagare e la notte fa paura.

Siedo assorto

Siedo assorto offrendo ai pensieri

il dolore amaro delle sconfitte lo

sguardo lascia l'apparenza e si

perde lontano dove avvoltoi

cercano la preda negli anfratti. 

Ci apettano inverni

Ci aspettano inverni e la neve 

coprirà tutto il muoversi silente

del tempo percorre stanca la

via dove ho seminato speranza

mia protettrice indifesa.

  

Confuso con il fumo dei camini

Mentre la neve come stelle cade

lenta per tenersi in vita medito 

sulla fugacità del tempo l'ombra 

ti scivola addosso è trascorso un 

altro giorno sotto questo cielo 

confuso con il fumo dei camini.

 

"44" racconti di questo cielo

Quando l'aria era leggera

e il sole alto splendeva sui

nostri volti la poesia entrò

nei nostri sogni e non è

andata via.

Tutto è uguale oggi come

allora grazie per ciò che mi

hai donato e non svegliarmi 

vieni Curò sogniamo ancora 

la nostra poesia .

Del mio vagare estraneo

Quando le voci tacciono 

nel solito viavai di parole 

vado solitario dove nessuno 

incrocerà i passi del mio 

vagare estraneo.

I miei rimpianti

I miei rimpianti migrano 

come il volo degli uccelli

si sentono traditi relitti

che naufragano sbattuti

sulla roccia dei sogni non

realizzati.

Nella pace del secco canneto

Nella pace del secco canneto

echeggia il frullare dell'ultimo

migrare.

Come il tempo vola il batter

d'ali di colorati aironi. 

Deserto il lago aspetta che 

rispunti il volo del ritorno 

colmando il silenzio intorno.

Non so nulla del mio passato

Non so nulla del mio passato

più si allontana più facile è

dimenticare il suo volto quel

mondo abbandonato senza

più forza di ricordare.

Quanto autunno

Quanto autunno come dolore

dimenticato sale più leggero

del fumo illusione fu credere

che la chiave dell'amore 

schiudesse le porte all'eterna

gioia.

C'è nel profondo

C'è nel profondo una cicatrice 

nascosta nessuna traccia segna

le trascorse stagioni ombre

ormai sovrapposte come le 

foglie secche ricoprono i

sentieri del trascorso.

Dimmi perchè

Dimmi perché i sentieri

che la mente percorre

si perdono lontani come

il vento quando dona vita

alla vela solca le onde 

di ignoti mari. 

Ma che importa

Ma che importa del moto

delle onde del colore rosso

di un magico tramonto o

l'arrivo della primavera

se il mondo si nutre di

guerra.  

C'è in ogni bosco

C'è in ogni bosco un sentiero 

tortuoso scomposte curve si

palesano impertinenti agli

occhi dell'esistenza.

Sguardi spezzati si cercano

senza mai incontrarsi così

nella notte senza lampada

ai miei passi niente può 

farti stare così male.